ANMIC INFORMA: “SOLO IL 34% DELLE SCUOLE ITALIANE È ACCESSIBILE A PERSONE CON DISABILITÀ”

Il presidente dell’ANMIC : il 3,3% degli alunni italiani ha difficoltà motorie. Nell’ultimo periodo: +10mila studenti. Basta soluzioni temporanee

Scuole italiane non accessibili. La situazione degli edifici scolastici, in Italia, è precaria: in 2 casi su 3 sono presenti barriere architettoniche che non consentono la piena inclusione alle persone con disabilità e il loro diritto allo studio.

ASCOLTA LA PUNTATA DI ANMIC INFORMA DEL 13.02.2020
INCLUSIONE SCOLASTICA

“Si conferma – spiega Pagano – l’aumento del numero degli alunni con disabilità. In quest’ultimo periodo abbiamo come dato un +10mila alunni che frequentano le scuole italiane, e che quindi questi 10mila alunni presentano il 3,3% degli iscritti. Purtroppo abbiamo rilevato una scarsa accessibilità per gli alunni con disabilità motoria che è garantita soltanto dal 34% delle scuole in Italia. L’inclusione scolastica degli alunni con disabilità vive un momento di grandissima difficoltà”.

Scuole italiane non accessibili: uno studente su tre ha difficoltà motorie

“Gli alunni con disabilità sono il 3,3% degli iscritti, e purtroppo, due scuole su tre non sono pienamente accessibili a chi ha difficoltà motorie”. A spiegare la condizione degli studenti con difficoltà motorie in Italia e del sistema scuola in Italia è il presidente nazionale dell’ANMIC, Nazaro Pagano, durante una puntata del programma radiofonico di ANMIC 24, ANMIC informa.

“In Italia – prosegue il presidente – sono stati fatti grandi passi in avanti rispetto all’inclusione scolastica, quindi ci troviamo in una situazione completamente diversa rispetto agli anni Settanta. Ma anche oggi purtroppo, la scuola italiana presenta una situazione alquanto carente”.

Situazione critica degli edifici scolastici

Nella puntata di ANMIC informa il presidente Pagano spiega anche altri dati presi in considerazione per l’analisi proposta. “Purtroppo è critica anche la disponibilità di ausili degli alunni con disabilità sensoriale. Soltanto il 15% degli edifici scolastici sono riusciti a effettuare lavori per abbattere barriere architettoniche. Il rapporto alunno/insegnante per il sostegno è certamente migliorato in base alla previsione di legge, ma è carente la formazione degli insegnanti. Infatti, uno su tre è selezionato dalle liste curriculari”.

“Per quanto riguarda la continuità didattica – prosegue Pagano – anche questa purtroppo, è un elemento di negatività per il sistema scuola. La continuità didattica è relativa soltanto al 59% degli alunni con disabilità. Questo significa che gli alunni con disabilità troppo spesso, con una ciclicità quasi semestrale, cambiano insegnante”.

Oltre che di barriere architettoniche, si tratta di inclusione e integrazione. “Spesso – chiarisce il presidente – il concetto di integrazione viene erroneamente considerato un sinonimo di inserimento. Di fatto la precondizione dell’integrazione è data dall’inserimento. L’inclusione, quindi l’integrazione che oggi vogliamo vivere come piena inclusione scolastica degli alunni con disabilità, ha conosciuto fasi importanti nella storia della scuola e degli ordinamenti in Italia. Da una situazione originaria di escusione da qualsiasi intervento educativo siamo arrivati alla separazione in scuole speciali, poi all’inserimento e alla integrazione nella scuola di tutti. Fino a una nuova prospettiva di inclusione nella scuola per tutti, secondo approcci progressivamente più aperti alla cura educativa dei bisogni differenti, alle integrazioni, al plurale di tutte le diversità”.

La preoccupazione dei genitori degli alunni disabili

“Oggi – aggiunge Pagano – una delle preoccupazioni più significative per molti genitori, è l’integrazione dei loro bimbi disabili all’interno del contesto scolastico, in particolare vi è la paura di non riuscire a trovare una struttura in grado di venire incontro alle esigenze del proprio figlio o di non riuscire a trovare all’interno di essa delle figure professionali davvero competenti. L’inserimento, purtroppo condotto senza strutture adeguate, e senza una preliminare preparazione degli educatori e anche delle famiglie, e senza l’aiuto e il sostegno del personale specializzato, può portare più danni che benefici”.

“Noi come ANMIC – conclude Pagano – ci siamo sempre posti un obiettivo, e negli ambiti istituzionali dove siamo presenti e dove abbiamo fatto sentire la nostra voce, abbiamo sempre evidenziato che la presenza nelle aule scolastiche italiane degli alunni disabili non deve rappresentare un’emergenza temporanea, ma deve essere un impegno specifico e strutturale del sistema società”.

One thought on “ANMIC INFORMA: “SOLO IL 34% DELLE SCUOLE ITALIANE È ACCESSIBILE A PERSONE CON DISABILITÀ”

  • 19 Febbraio 2020 in 07:57
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    Ma figurarsi gli unici a farsi gli aumenti sono stati loro ,di notte come I ladri si sono aumentate il loro già l’auto stipendio di ben oltre 1,480 ,perché poverini giustamente la vita è cara solo per loro che mangiano a sbafo mettendo pranzo istituzionale furbi e con uno staff di collaboratori a sbafo,ci prendono per il culo, ,aumento lo hanno camuffato sotto un altra voce disonesti ,però noi possiamo vivere con 500 euro al mese ,loro povere bestie 30 mila non le bastano ,evidente che sono entrati in politica non per fare il loro dovere ma per rubare il più possibile,poi hanno aumentato gli stipendi dei commessi che ritirano solo per aprire una porta la bellezza di 8,00,00 euro ,sono già super pagati per quello che fanno,però per i disabili non
    Ci sono soldi ,però per i parassiti che arrivano da chissà dove senza documenti la paghetta e aumentata ,siete senza vergogna ,Dio ci scansi da gente simile, e meno male che Conte e supportato dal Vaticano da cui prende ordini oltre che dalla UE,,e una vergogna ci sta riducendo peggio Dell Argentina povera e uno schifo, ma cosa stiamo aspettando a buttarli tutti fuori questi farabutti che ci stanno portando alla disperazione?ancora ci stiamo dimostrò un popolo di pecore senza orgoglio ne dignità, ormai siamo destinati a fare la fine della Grecia il signor
    si fa per dire firmando il mess ci ha di fatto consegnato nelle mani della troica dovrebbe essere condannato per alto tradimento ,perché lo ha deciso lui senza informare nemmeno il parlamento, perciò si prenda la sua piena responsabilità e selo paghi lui non noi nessuno lo ha autorizzato, perciò veda lui io lo avrei già sbattuto fuori per alto tradimento, e sarebbe ora che il popolo si sveglia e andiamo a buttarli fuori,,
    I

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