NUOVO ANNO SCOLASTICO, ANCORA DISABILI LASCIATI A CASA PER MANCANZA DI ASSISTENZA
Due ragazzi autistici costretti a restare a casa: la denuncia dei genitori
Scuola disabili manca assistenza. È di due giorni fa la denuncia dei genitori di due ragazzi autistici della provincia di Pescara che, il primo giorno di scuola sono rimasti a casa per mancanza di assistenza
Il caso al comprensivo Masci di Francavilla e all’istituto Di Marzio di Pescara: in entrambi casi la burocrazia e il mancato rispetto delle scadenze punisce le famiglie e nega un diritto ai ragazzi con disabilità.
Scuola disabili manca assistenza per il nuovo anno scolastico
Nel Paese siamo di fronte ad una situazione a macchia di leopardo, con un dato certo: il numero di studenti disabili nell’anno scolastico 2016/2017 è aumentato rispetto all’anno precedente, mentre assai più incerta la situazione del sostegno: le risorse in più che avrebbero dovuto essere messe a disposizione sono a rischio a seguito del caos trasferimenti degli insegnanti da una parte all’altra d’Italia.
Come ormai accade ogni anno ci aspettiamo che l’ultima parola in gran parte dei casi la dicano i Tar delle varie regioni, a cui ormai i genitori disperati si rivolgano ad inizio anno per garantire il sostegno ai propri figli.
Il problema del sostegno e dell’assistenza specialistica
E il problema del sostegno, che discrimina in maniera eclatante gli studenti con disabilità, che non sono messi in condizione di seguire i programmi scolastici e di essere integrati nella scuola come gli altri bambini, è solo uno dei tanti che gli alunni con disabilità incontrano a scuola.
È di fine anno scolastico appena passato il problema dell’Invalsi: in molte scuole di varie parti d’Italia i disabili gravi sono stati esclusi dalle prove, nonostante della questione sia stato investito il Ministero dell’Istruzione già da alcuni anni.
Valutare separatamente una persona con difficoltà di apprendimento è forse anche logico e comprensibile. Escluderla a priori da una prova che coinvolge tutti gli studenti però è sempre un fatto grave e discriminatorio. Modificare le regole per trovare un giusto equilibrio sarebbe probabilmente la strada giusta.
La senteza del Tribunale di Pisa: giustizia per un alunno disabile
E in questi giorni è stata pubblicata dall’Osservatorio sulle discriminazioni una sentenza del Tribunale di Pisa che rende giustizia ad un caso di discriminazione di un alunno disabile a cui era stato impedito l’accesso al Liceo Musicale perchè giudicato non idoneo a seguito di una prova preselettiva alla quale, in ragione della sua disabilità, ed in analogia con quanto previsto dall’art. 20 della L. 104/92, non avrebbe dovuto essere sottoposto.
L’Ufficio Antidiscriminazione dell’Anmic, che raccoglie le testimonianze e le richieste di aiuto delle famiglie degli alunni disabili da più parte d’Italia, evidenzia ancora una volta il problema della integrazione scolastica e richiede l’attenzione delle istituzioni.
Del resto la denuncia viene anche dalle Istituzioni sovranazionali: il rapporto periodico del Comitato delle Nazioni unite sui diritti delle persone con disabilità pubblicato a inizio settembre e redatto dopo un confronto con il governo, restituisce il ritratto di un Paese che deve fare ancora molti passi in avanti per garantire diritti e integrazione alle persone diversamente abili. Il Comitato segnala mancanze e lacune, vuoti normativi e punti da migliorare che vanno dalla salute all’educazione e accessibilità, evidenziando tra gli altri problemi proprio quello della integrazione scolastica.