Quante criticità nel Fondo per il diritto al lavoro delle persone con disabilità
“Il fondo per il diritto al lavoro delle persone con disabilità non sta funzionando, va ripensato”. Lo ha detto il prof.Nazaro Pagano presidente nazionale ANMIC durante la trasmissione ANMIC Informa andata in onda su radio ANMIC 24.
Il tema del lavoro
“I lavoratori assunti tramite il fondo per il diritto al lavoro delle persone con disabilità, sono una cifra irrisoria. Il tema del lavoro – prosegue il prof.Nazaro Pagano presidente nazionale ANMIC- è di fondamentale importanza perché consente di inserirsi nella vita sociale e permette al lavoratore di vivere in modo dignitoso e di sentirsi parte integrante della società”.
La legge n.68 del 1999 e come si integra con il Fondo per il diritto al lavoro delle persone con disabilità
La legge n.68 del 99 non ha funzionato, oggi affrontiamo il problema di questo fondo istituito proprio per l’inclusione dei lavoratori con disabilità che stenta a portare i risultati sperati. Dai dati emersi si avverte che dal 2016, anno della sua creazione, il fondo necessita di interventi su più fronti. il sistema di risorse era stato prima conferito alle regioni ma viste le carenze abnormi che questo stava comportando è passato in capo all’inps. Ma le cose non sono migliorate.
I numeri dei lavoratori assunti con il Fondo per il diritto al lavoro delle persone con disabilità
I lavoratori assunti nel periodo 2016-2021 sono stati 11.8882 molto meno di quelli iscritti al collocamento mirato.
In particolare tra il 2016 e il 2017 con 3mila e 89 e quasi 3mila nel 2017.
Tra il 2018 e 2021 le assunzioni sono stati circa altre 5mila. Un andamento molto contenuto. Ma chi è stato assunto? La maggior parte dei lavoratori disabili assunti circa 4.800 hanno una disabilità tra il 67 e il 79% e di questi solo un migliaio ha una disabilità intellettuale e psichica.
“L’inadeguatezza del fondo è una delle criticità – conclude il prof.Nazaro Pagano presidente nazionale ANMIC – altre carenze sono la programmazione e la mancanza di comunicazione sulla liberalità dei privati. Attenzione specifica deve essere posta sugli accomodamenti ragionevoli un impegno che lo Stato ha demandato alle regioni creando forti disomogeneità. Infine dobbiamo sottolineare che all’interno dell’Osservatorio delle persone con disabilità è mancata la concertazione tra i vari enti coinvolti. Anche per la Corte dei Conti serve una gestione del fondo per il diritto al lavoro delle persone con disabilità più efficace e inclusiva. Noi come sempre vigileremo”.