Piano nazionale di ripresa e resilienza: ecco cosa prevede per la disabilità
Approvato dal Parlamento il PNRR (Piano nazionale di ripresa e resilienza) che prevede anche misure nei confronti delle persone con disabilità.
“Purtroppo il tema della disabilità è confinato, nel PNRR, all’interno della missione sull’inclusione sociale. Per questo dobbiamo dire che si tratta di una parte piuttosto limitata”. Lo ha detto il prof. Nazaro Pagano presidente nazionale ANMIC durante la trasmissione ANMIC Informa andata in onda nei giorni scorsi. Una trasmissione completamente dedicata all’esame del Piano nazionale di ripresa a resilienza.
Cos’è il PNRR
Con questa sigla si indica il Piano nazionale di ripresa a resilienza. Il programma di investimenti che il Governo italiano intende attuare con i finanziamenti europei chiamati Next Generation EU. Uno strumento per rispondere alla crisi pandemica del Covid-19.
Il PNRR, che a breve sarà vagliato dalla Commissione Europea, contiene interventi e finanziamenti in vari ambiti d’azione chiamati “missioni”. I fondi a disposizione saranno in totale 221,1 miliardi tra risorse interne e sussidi o prestiti a basso tasso d’interesse.
Le richieste di ANMIC nella redazione del PNRR
“Già a fine 2020 – spiega il prof.Nazaro Pagano presidente nazionale ANMIC – proponemmo al Governo di allora alcune considerazioni su elementi che riguardavano temi della disabilità per noi significativi. Chi ha redatto il piano sicuramente ha evidenziato quali possono essere gli elementi portati della strategia europea 2010/2020 per le persone con disabilità (piena inclusione, politiche per il lavoro, accessibilità, istruzione più inclusiva, assistenza medica, sistemi di protezione sociale). Purtroppo il tema della disabilità è confinato all’interno della missione sull’inclusione sociale a maggior ragione dobbiamo dire che si tratta di una parte piuttosto limitata”.
La disabilità nel PNRR
All’interno del PNRR sono contenuti gli elementi della strategia europea sulla disabilità 2010/2020 ma gli stessi hanno mostrato proprio le criticità durante la pandemia.
Due linee di intervento:
- Infrastrutture sociali
- Percorsi di autonomia delle persone con disabilità
Infrastrutture sociali
Questo campo mira a rafforzare il ruolo dei servizi sociali in ambito locale attraverso modelli personalizzati per la cura e il miglioramento della qualità della vita delle persone con disabilità. E’ previsto un forte potenziamento delle infrastrutture sociali che coinvolgono il terzo settore.
“Non è abbastanza chiaro però – spiega il prof.Nazaro Pagano presidente nazionale ANMIC – cosa si intenda nel dettaglio. Ci si attendeva un articolato più dettagliato in modo particolare proprio sull’aspetto della non autosufficienza, invece non è stato così”.
Percorsi di autonomia
Per percorsi di autonomia delle persone con disabilità si intende la deistituzionalizzazione attraverso l’assistenza domiciliare, la demotica in ambito domestico o il potenziamento del telelavoro. “Qui effettivamente – spiega il prof.Nazaro Pagano presidente nazionale ANMIC – il PNRR delinea sostegni più precisi come la possibilità per le persone con disabilità di usufruire di interventi di ristrutturazione dell’abitazione anche con l’utilizzo della demotica. Previsto anche il potenziamento degli strumenti di telelavoro in caso di smartworking. in questo caso quindi c’è stato uno sforzo più significativo. In altri passaggi del Piano, invece, si denota un’assenza di politiche verso altri temi come l’occupazione, la parità di genere o l’inclusione scolastica. Tutti temi sui quali ANMIC insiste da sempre”.
Le conclusioni di ANMIC
“Vogliamo – conclude il prof.Nazaro Pagano presidente nazionale ANMIC – una nuova visione della disabilità che non sia quindi ancora da considerare solo da un punto di vista assistenziale. Mi auguro che da questo Piano di recupero e resilienza si possa invece giungere ad una più ampia visione d’insieme nell’ambito di un percorso trasversale che riguarda tutta la società e tutti i cittadini. Noi come associazione continueremo a batterci per ottenere un miglioramento nell’attuazione pratica del piano anche attraverso il dibattito in parlamento e il continuo confronto con il Governo”.