MISURE CONCRETE PER LE PERSONE CON DISABILITÀ – ON CARNEVALI AI MICROFONI DI ANMIC 24
Elena Carnevali componente della XXII Commissione Affari sociali della Camera dei deputati: “Hanno pagato un prezzo molto alto, a volte drammatico, nel periodo dell’emergenza. Un emendamento che abbiamo predisposto, e che porta anche la mia firma, prevede il rafforzamento delle misure per prestazioni e per la presa in carico dei disabili”
PRIMO OBIETTIVO: “RIUSCIRE A GARANTIRE LA TUTELA DELLA SALUTE”
“Il primo obiettivo è riuscire a garantire la tutela della salute dei cittadini e in particolare delle persone con disabilità che hanno subito in questa fase il blocco delle attività sanitarie, sia ambulatoriali sia territoriali”. Ad affermarlo all’ANMIC è l’onorevole Elena Carnevali, componente della XXII Commissione Affari sociali della Camera dei deputati, impegnata in questi giorni nella discussione degli emendamenti al decreto Rilancio, in vista della conversione in legge.
“Ci sono persone che hanno davvero pagato un prezzo molto alto, a volte drammatico. Il Governo ha mostrato una particolare attenzione all’assistenza domiciliare integrata, un tema a cui tengo molto, con una particolare attenzione ai Livelli essenziali di assistenza, in particolare per le persone non autosufficienti, con l’obiettivo di avvicinarsi ai parametri europei. L’idea è anche di provare a mettere in campo dei modelli sperimentali innovativi per rispondere al bisogno dei pazienti.
Un emendamento che abbiamo predisposto, e che porta anche la mia firma, prevede il rafforzamento delle misure per prestazioni e per la presa in carico delle persone con disabilità”.
“STIAMO INTERVENENDO PER FAR SÌ CHE GLI ENTI LOCALI POSSANO GARANTIRE I SERVIZI”
La manovra da 55 miliardi del decreto Rilancio riguarda tutti i settori della vita pubblica. Negli ultimi giorni da un numero esorbitante (circa 10mila), si è arrivati a 1200 emendamenti. L’obiettivo è arrivare a licenziare la legge alla Camera entro la fine del mese. “Riguardo ai disabili – spiega Carnevali – intanto stiamo intervenendo per far sì che gli enti locali possano garantire i servizi. Già con il dl Cura Italia abbiamo previsto la proroga dei contratti, delle convenzioni, degli accordi che gli enti hanno con i soggetti giuridici che poi di fatto sostengono le persone con disabilità. Abbiamo poi inserito delle norme per il recupero di ciò che non è stato realizzato nella fase dell’emergenza. Il secondo intervento è stato il rafforzamento di tutti i fondi destinati alla categoria, ad esempio quello per la non autosufficienza, incrementato di 90 milioni, di cui 20 saranno al sostegno della vita indipendente”.
“Complessivamente nel 2020 sarà disponibile una cifra che raggiunge i 771 milioni, somma che non abbiamo mai visto in precedenza, grazie anche alle sollecitazioni del mondo associativo, sempre molto attento e vigile”.
Tra l’altro, anche il “dopo di noi” è stato rafforzato con una dotazione di 20 milioni di euro. “Inoltre – continua – Carnevali – sono stati messi altri 40 milioni nella disponibilità della Presidenza del Consiglio (il premier Conte è anche delegato alla disabilità, n.d.r.). Peraltro, è stato affrontato un altro argomento essenziale che riguarda il lavoro. Gli autonomi che hanno condizioni di disabilità rischiano di non poter accedere alle misure emergenziali di sostegno se percepiscono un assegno di invalidità, peraltro risibile. Dobbiamo intervenire per eliminare questa incompatibilità, così come in caso di temporanea inabilità al lavoro bisogna fare in modo di preservare sia l’impiego sia il reddito riconoscendo il regime di ricovero”.