Legge quadro per la disabilità: “Preoccupati per le continue emergenze”
“Siamo preoccupati per continue emergenze. Avviare al più presto il lavoro delle Commissioni per i decreti attuativi della Legge quadro per la disabilità”. E’ il commento del prof. Nazaro Pagano, presidente nazionale di ANMIC e Fand, che torna sull’argomento alla luce dei recenti avvenimenti internazionali. Facendosi portavoce delle preoccupazioni dell’Associazione e della Federazione sul rischio che vengano distratte risorse o definiti solo alcuni dei decreti attuativi. Ma ricordiamo l’iter della Legge quadro per la disabilità. “Un passaggio importantissimo, dopo 30 anni dall’altra pietra angolare che è la Legge 104” – spiega il prof. Pagano.
Il percorso della legge
Nella seduta del 9 dicembre 2021, l’Assemblea della Camera ha approvato all’unanimità il disegno di legge recante una delega al Governo per il riassetto delle disposizioni vigenti in materia di disabilità. Il disegno di legge rappresenta l’attuazione di una delle riforme previste dalla Missione 5 “Inclusione e Coesione” “Infrastrutture sociali, famiglie, comunità e Terzo settore” del PNRR. La riforma 1.1 riguarda la Legge quadro sulla disabilità. Come primo obiettivo prevede l’entrata in vigore della legge quadro per rafforzare l’autonomia delle persone con disabilità. Il Governo è delegato ad adottare, entro 20 mesi, uno o più decreti legislativi per la revisione ed il riordino delle disposizioni vigenti in materia di disabilità. Sono state già istituite le Commissioni.
La legge 227/2021 è entrata in vigore il 31 dicembre scorso. L’obiettivo è quello di realizzare una riforma della normativa sulla disabilità nell’ottica di due aspetti: la deistituzionalizzaizone e la promozione dell’autonomia della persona con disabilità. Da conseguire attraverso il rafforzamento e la qualificazione dell’offerta dei servizi sociali da parte degli ambiti territorio. E la semplificazione dell’accesso ai servizi socio sanitari, la revisione delle procedure dell’accertamento della disabilità, la promozione di progetti di vita indipendente. Non ultima la promozione sui territori della unita Unità di valutazione multidimensionale. Quest’ultima deve essere in grado di definire progetti individua lidi vita e personalizzati per le persone con disabilità
Legge quadro per la disabilità, le preoccupazioni di ANMIC
Una prima preoccupazione riguarda la fine della legislatura. “Nella definizione di questi decreti attuativi ci potremmo trovare a cavallo di due legislature. Un punto a svantaggio per la piena efficienza dei decreti attuativi” – spiega il prof. Pagano.
“Non vorremmo che si possa concretizzare solo una parte dei decreti attuativi ma non tutti. La legge ha una sua efficacia solo se sarà compiuta in tutti i suoi decreti attuativi. Compito delle federazioni e delle associazioni è quello di creare le condizioni affinché questo passaggio sia il meno complicato possibile.”
A preoccupare, in questo momento, è anche l’emergenza per la guerra in Ucraina. “Siamo già stati pesantemente colpiti dalla pandemia. Una guerra potrebbe distogliere quelle risorse che gli Stati avevano già destinato alla ripresa economia post pandemica.” Commenta il presidente dell’ANMIC. Che ha avviato serrato confronto con le componenti della Commissione istituzionale e redigente sulle modalità di lavoro per arrivare alla definizione dei decreti attuativi nelle più breve tempo possibile. Ricordiamo che il termine ultimo è il secondo trimestre del 2024.
“Bene ha fatto il Ministro per le Disabilità – spiega il prof. Pagano – ad avviare tempestivamente i lavori. Aprendo un percorso condiviso di collaborazione con tutte le istituzioni, gli enti, gli stakeholder e le due federazioni maggiormente rappresentative. Noi come associazione abbiamo destinato le migliori risorse a questa attività. Ma ci auguriamo che queste crisi emergenziali terminino quanto prima, e non continuino ad impattare negativamente sulla vita sociale dei cittadini di tutto il mondo.”