L’ANMIC: “GLI ALUNNI CON DISABILITÀ SIANO TRATTATI COME TUTTI GLI ALTRI”
La riapertura della scuola sarà influenzata dal quadro epidemiologico che ci sarà a settembre. Ma, quale che sia lo scenario, è necessario garantire l’inclusione dei disabili. “Abbiamo anche chiesto – afferma il presidente nazionale Nazaro Pagano – di costituire i seggi elettorali altrove. Sarebbe assurdo fermare la didattica a pochi giorni dal riavvio”
RITORNO NELLE AULE SENZA DISCRIMINAZIONI
La riapertura della scuola sarà influenzata dal quadro epidemiologico che ci sarà a settembre. Le scelte del Governo sono orientate verso la didattica in presenza, si spera in tutta sicurezza. In caso di piano B sarà però necessario garantire pari opportunità e inclusione agli alunni con disabilità. L’ANMIC è sempre e continuamente impegnata in una interlocuzione con le istituzioni per ottenere condizioni idonee al ritorno nelle aule senza discriminazioni e con tutti gli strumenti necessari al corretto svolgimento dell’anno scolastico.
“Non sappiamo quel che accadrà da qui a settembre – afferma il prof Nazaro Pagano, presidente nazionale dell’ANMIC – ma una cosa è certa: l’alternativa all’insegnamento in presenza non potrà essere la modalità degli scorsi mesi di emergenza che si è rivelata un mezzo fallimento”.
“Per l’inclusione degli alunni con disabilità è necessaria una somma di interventi cui concorrono persone e servizi diversificati e in collegamento tra loro per valorizzare sempre la loro presenza, quale che sia il tipo di didattica. Ecco perché sono necessarie le diagnosi funzionali, i profili dinamici, la ridefinizione del Pei, il Piano educativo individualizzato, la cui revisione stiamo stiamo valutando per dare in pochi giorni il nostro giudizio”.
SOS DELLE FAMIGLIE CON ALUNNI DISABILI
Sono moltissime le famiglie che stanno interpellando l’ANMIC per sapere quale sarà la sorte degli studenti disabili dal prossimo autunno. “Abbiamo chiesto insistentemente – continua Pagano – i docenti di sostegno per tutti e, laddove non fossero assegnati, l’accoglienza dell’alunno da parte dell’intero corpo docente della classe. Inoltre abbiamo detto al ministro dell’Istruzione di trovare un’alternativa in vista della prossima tornata elettorale prevista per la fine di settembre. Sarebbe assurdo far rientrare gli scolari in aula e poi fermarsi dopo pochi giorni per costituire i seggi elettorali con tutto ciò che ne conseguirebbe successivamente in termini di sanificazioni e messa in sicurezza degli istituti”.
“Continueremo a impegnarci per riannodare il filo tra Ministero, uffici scolastici regionali e le associazioni delle persone con disabilità proprio per rappresentare in modo veramente significativo l’importanza della scuola per i nostri ragazzi”.
“Il sistema dell’istruzione è un pilastro insieme con quello socio-assistenziale e sanitario. In questi ultimi mesi, purtroppo, solo la Sanità ha nel complesso retto, mentre molto bisogna fare negli altri ambiti. L’Italia è l’unico Paese a non aver riaperto la scuola, ma, se da una parte si è voluto tutelare gli studenti, dall’altra è fondamentale che a settembre si cambi per evitare gli errori fatti durante l’emergenza. Le persone con handicap hanno assolutamente bisogno del sostegno delle istituzioni. Non è più accettabile che tutto gravi sulle famiglie. Noi, come associazione di categoria, faremo il possibile e l’impossibile per tutelare gli interessi dei nostri iscritti e di tutto il mondo della disabilità”.