Il Comune chiede al genitore del figlio disabile: “Quanto ti vergogni di lui?”
Da 1 a 4 quanto ti vergogni di tuo figlio disabile? Il questionario della vergogna che ha fatto parlare di sé in queste ore arriva dal Comune di Nettuno e poi da quello di Roma. La richiesta è stata inviata alle famiglie dei disabili gravissimi per poter accedere ai fondi destinati ai caregiver.
Il questionario si chiama “Caregiver burden inventory”, una sorta di inventario dello stress da parte di chi si prende cura di un familiare disabile. Secondo il Comune di Nettuno e poi di Roma doveva essere uno strumento di valutazione del carico assistenziale, in grado di analizzarne l’aspetto multidimensionale. Il questionario è suddiviso in cinque sezioni: carico oggettivo, psicologico, fisico, sociale ed emotivo.
Le domande del questionario della vergogna
Quanto ti vergogni del tuo familiare? Che grado di risentimento provi nei suoi confronti? Ti senti a tuo agio quando hai amici a casa?
Queste le domande inserire nel questionario della vergogna a cui i genitori dovevano dare un punteggio da 1 a 4. Uno in caso di “poca vergogna o poco disagio”, quattro in caso di disagio massimo.
Il commento di ANMIC
“Si tratta – denuncia il prof.Nazaro Pagano presidente nazionale ANMIC – dell’ennesimo schiaffo per le persone con disabilità e in questo caso specifico per i familiari che se ne prendono cura. Sicuramente chi ha scritto quelle domande non sa neanche cosa significhi in termini di dedizione, amore e impegno la figura del caregiver familiare. Chiedere se si prova vergogna e quanta se ne prova significa che avere un figlio disabile è qualcosa di cui vergognarsi. Bene ha fatto il Comune a togliere immediatamente il questionario dalla circolazione ma non basta. Si tratta dell’ennesima ingiustizia perpetrata nei confronti delle famiglie che vivono una condizione di disabilità. Lo stato non solo è assente, ma oggi per erogare una cifra di appoggio alla figura del caregiver prima ti umilia. Come associazione speriamo che le istituzioni che hanno invitato i caregiver a compilare quel questionario della vergogna oggi chiedano scusa alle mamme, ai papà e a chiunque si prende cura ogni giorno di un familiare con disabilità gravissima”.
L’assegno per i caregiver familiari
Con i nuovi criteri stabiliti, l’assegno percepito dai caregiver familiari non sarà più di 700euro mensili ma sarà compreso tra i 400 e i 700. Nel calcolo di quanto spetta è infatti inserito l’ISEE e gli altri servizi socio assistenziali già attivi sul soggetto con disabilità o sul nucleo familiare. A seguito di ciò il comune di Roma e di Nettuno hanno chiesto ai beneficiari di inviare l’ISEE, la scheda caregiver della Regione e il questionario relativo “alla rilevazione dello stress percepito dal caregiver”.
Il questionario è stato invece subito percepito dai genitori solo come l’ennesima umiliazione compiuta dalle istituzioni.
Il ritiro del questionario della vergogna da parte del Comune di Nettuno
Il Comune di Nettuno dopo le tante denunce dei genitori e l’aprirsi di un caso mediatico, ha bloccato la somministrazione del questionario “per un approfondimento con il competente Dipartimento della Regione Lazio”. In una nota, spiega che: “il modulo era inserito nelle linee guida regionali e utilizzato da altri Comuni della regione nonchè in altre regioni d’Italia. E’ stato recepito dal distretto socio sanitario territoriale prima di essere sottoposto alle famiglie. Il questionario è uno strumento scientifico indicato da una delibera di Giunta regionale tra i possibili strumenti da utilizzare da parte dei Comuni e consiste in una modalità di autovalutazione (percezione soggettiva dello stress), semplice ma efficace, riferita a cinque differenti aspetti della condizione di caregiver familiare: carico oggettivo, psicologico, fisico, sociale ed emotivo. L’obiettivo è quello di individuare idonee misure di sostegno per le famiglie interessate”.