mercoledì, Ottobre 4, 2023
ANMIC - INFORMA

“DOPO DI NOI”: NON BASTA AUMENTARE IL FONDO. È FONDAMENTALE LA MODALITÀ CON CUI SI UTILIZZANO LE RISORSE

Il presidente di ANMIC Nazaro Pagano: “Attualmente la situazione è ancora critica soprattutto perché l’applicazione della legge è macchia di leopardo nelle varie regioni”.

LA LEGGE 112 DEL 2016 COMPIE 4 ANNI

La legge sul “dopo di noi”, la 112 del 2016, compie 4 anni proprio in periodo di emergenza Covid. E l’esperienza drammatica della pandemia deve far riflettere sulla bontà degli obiettivi della norma, a cominciare dalla deistituzionalizzazione, per arrivare a modelli totalmente diversi e ripensati per le persone più fragili e con disabilità. “È diventata ancora più attuale – afferma Nazaro Pagano, presidente di ANMIC -. Tanto è vero che nel decreto Rilancio è previsto un aumento di 20 milioni per il 2020 del fondo per l’assistenza alle persone con disabilità gravi prive del sostegno familiare. Attualmente la situazione è ancora critica, soprattutto perché l’applicazione è macchia di leopardo nelle varie regioni. Questo è evidente anche dalla seconda relazione trasmessa alle Camere a gennaio, che però si riferisce all’anno 2018”.

PODCAST – ANMIC INFORMA DEL 24.06.2020
LEGGE SUL DOPO DI NOI

Gli enti locali sono chiamati a riprogettare, insieme con le famiglie, le organizzazioni del Terzo settore e le associazioni di rappresentanza delle persone con disabilità, le condizioni di chi resta senza sostegno. Occorrono però linee guida nazionali e semplificazioni normative regionali per garantire i livelli essenziali delle prestazioni.

“A maggior ragione in tempi di emergenza, si evidenzia l’assoluta necessità dell’integrazione socio-sanitaria che non è uniforme in tutti i territori. Quindi bisogna rafforzare la sanità locale in modo da integrare e supportare il modello di vita indipendente”.

DA ARMONIZZARE I LIVELLI DELLE PRESTAZIONI PER LE PERSONE CON DISABILITÀ

L’applicazione delle leggi, quando c’è il passaggio di livello dal Governo alle Regioni, perde purtroppo di efficacia. “Abbiamo dunque chiesto al al ministro per gli Affari regionali – spiega Pagano – di intervenire per armonizzare i livelli di prestazioni a favore dei cittadini in generale, ma in particolare delle persone con disabilità. 

Ecco perché abbiamo anche proposto in questi giorni una rimodulazione del codice sulla disabilità con norme semplificate e una maggiore interazione tra i vari livelli istituzionali. La legge sul “dopo di noi” è stata una legge importantissima, ma in questi mesi abbiamo verificato come molte persone con disabilità siano state abbandonati al proprio destino. Per evitare ciò non bastano le risorse a disposizione: è fondamentale la modalità di  utilizzo queste risorse.  Le persone devono percepire  i benefici che questa legge può portare”.