DISABILI: L’ANMIC AL GOVERNO “PRONTI AD INCATENARCI SE NON CI ASCOLTATE”.
L’intervista secca e decisa del Presidente Nazionale ANMIC che chiede un confronto sulle difficoltà delle persone con disabilità.
“In un momento particolarmente drammatico per tanti cittadini ed in particolar modo per le persone con disabilità e le loro famiglie, pensavamo che il Governo potesse avere un’attenzione particolare, inclusiva rispetto a questa fascia di cittadini. Dobbiamo invece lamentare che il Governo sistematicamente lascia abbandonate le persone più fragili e in difficoltà in questo momento”
Questa la risposta del Presidente Nazionale ANMIC Prof. Nazaro Pagano alla istituzione di una ulteriore task force, questa volta per la Scuola presso il Ministero dell’Istruzione, senza alcun coinvolgimento delle Associazioni più rappresentative delle persone con disabilità.
“Nascono Task force, comitati tecnici scientifici, ma alla fine nessuno conclude nulla per i disabili. Ricordiamo che mentre nelle sale del potere si discute, nelle famiglie italiane si sta soffrendo e la situazione non è più sostenibile”
Presso il Ministero dell’Istruzione esiste da tempo l’Osservatorio per l’inclusione scolastica di cui fanno parte anche le associazioni e per il quale il Presidente Nazionale ANMIC Prof. Nazaro Pagano chiede al Governo immediata convocazione.
Il Presidente Nazionale ANMIC Prof. Pagano esprime tutta la sua preoccupazione per la disattenzione verso il mondo della disabilità che rappresenta una fetta importante del nostro Paese “Devono essere ascoltate le persone con disabilità, le famiglie e le associazioni che le rappresentano”.
“Vogliamo rappresentare il diritto a vivere delle persone con disabilità. Non possiamo più sopportare soprusi”
Sul tema dell’aumento delle pensioni poi ricorda che l’ANMIC oltre 12 anni fa si occupò di una raccolta firme per una petizione popolare che non ha poi avuto alcun esito, nessun aumento nessun risultato. Definisce “discriminazione, ingiustizia” il fatto che alcune persone con disabilità siano state escluse dal poter percepire bonus che invece sono previsti per altri.
“Non abbiamo un interlocutore al Governo che ci permetta di fornire le risposte alle migliaia di mail e telefonate che ci giungono tutti i giorni. L’ANMIC è una associazione che per 63 anni ha tutelato le persone con disabilità in Italia e siamo ramificati su tutto il territorio nazionale, vogliamo essere ascoltati”
“Siamo disposti anche a incatenarci nei pressi dei palazzi delle istituzioni, ma vogliamo essere ascoltati. La nostra è una battaglia continua e quotidiana” e agli ascoltatori rivolge un appello “sosteneteci!”
“La moderazione ci deve sempre accompagnare nelle nostre richieste, nelle nostre proteste, nel nostro modo di rappresentare le esigenze delle persone con disabilità. C’è, però, un punto di non ritorno e stiamo per arrivarci”
Conclude con la richiesta al Governo e alle Istituzioni di un confronto sulle difficoltà delle persone con disabilità.
“mentre le task force, le commissioni, i comitati tecnici scientifici si riuniscono, il Presidente del Consiglio, il Governo, il Presidente del Senato, il Presidente della Camera dei Deputati e il Presidente della Repubblica sappiano che in molte famiglie in cui è presente una persona con disabilità grave e gravissima si sta soffrendo. È un appello che rivolgo: confrontiamoci, non possiamo più attendere oltre”.