Danni psicologici per la Pandemia, l’allarme di Telefono Amico
Secondo i dati dell’organizzazione di sostegno psicologico Telefono Amico Italia nel 2021 ci sono state oltre 100mila richieste d’aiuto al telefono. Per l’associazione è stata proprio la Pandemia da Covid-19 a causare un aumento rilevante. Rispetto agli anni precedenti le richieste d’aiuto sono cresciute dell’85%, e continuano ad aumentare. Infatti nel 2021 le richieste d’aiuto sono cresciute del 13% rispetto all’anno precedente.
La fascia di età che si rivolge a Telefono amico
La fascia di età che si rivolge a Telefono amico è variegata ma quasi il 25% ha tra i 46 e i 55 anni. Aseguire ci sono quelli che hanno dai 56 e i 65 anni che rappresentano il 21,8%, mentre il 21,53% ha tra i 36 e i 45.
I giovani prediligono il servizio WhatsApp Amico
Il sistema di messaggistica WhatsApp Amico ha riscontrato l’aumento più considerevole di utenti rispetto al 2020. Le richieste d’aiuto ricevute dai volontari sono aumentate del 56%, passando dalle oltre 6mila a quasi 10mila. Ad utilizzare WhatsApp Amico sono soprattutto i giovani: il 27,8% degli utenti ha tra i 19 e 25 anni, il 22,8% tra i 26 e i 35 e il 19,2% ha tra i 15 e i 18 anni. Di questi il 66% sono donne.
Le problematiche segnalate a Telefono Amico
Chi si rivolge a Telefono Amico Italia segnala soprattutto problematiche legate all’area del sé: bisogno di compagnia, solitudine, poi difficoltà relazionali con familiari, amici, o anche con il partner.
Una fetta considerevole infine di chi chiama o scrive a Telefono Amico riguarda la segnalazione di situazioni di emarginazione.
Le malattie psichiche sono cresciute di quasi il 30% spiega Telefono Amico
A Telefono Amico Italia sono arrivate anche moltissime segnalazioni di malattia psichica (più 29% rispetto allo scorso anno). Secondo gli studiosi la pandemia ha inciso considerevolmente sulla sfera psicologica delle persone. Oggi da una parte si ha la percezione che la società stia ripartendo e vada verso un ritorno alla normalità, dall’altro invece si assiste a continui stop che portano ad insicurezza per il futuro e ad una sensazione di disperazione e rinvio di maturazione affettiva. Tutto ciò rende evidenti le ferite lasciate sulle persone più colpite emotivamente.
Aumentano i nuovi utenti
Molte persone che in passato non avevano mai chiesto aiuto a Telefono Amico Italia a causa della Pandemia hanno iniziato ad utilizzare il servizio. Nel 2021 infatti i nuovi utenti sono stati oltre 46.500, il 35% in più rispetto all’anno prima, e sono cresciuti addirittura del 160% rispetto al pre-pandemia. Gli utenti che si rivolgono al numero unico nazionale di Telefono Amico Italia, al contrario di WhatsApp Amico, sono prevalentemente uomini (55%) con una età media più alta rispetto a chi utilizza la chat.
Lo studio del Dipartimento di Scienze Biomediche di Humanitas University
Diversi studi hanno considerato gli effetti del Covid-19 sulla sfera psichica. Secondo il Dipartimento di Scienze Biomediche di Humanitas University, la pandemia di Covid-19 ha impattato in maniera significativa sulla sfera psicologica ed emozionale degli individui. Questo studio preliminare, basato un campione di 2.400 persone, ha rilevato che nel periodo di pandemia il 21% degli intervistati ha notato un peggioramento nei rapporti con il partner e il 13% con i propri figli. Inoltre, il 50% del campione ha rivelato di aver subito un incremento della fatica percepita durante lo svolgimento di attività lavorative e il 70% degli studenti ha invece dichiarato un sensibile calo della concentrazione nello studio.
“Insufficienti le risorse messe in campo”, l’allarme della Fondazione Veronesi
Per la Fondazione Veronesi esiste un problema finanziario. In Italia, la spesa sanitaria complessiva destinata alla salute mentale è pari in media al solo 3,5% del totale con forti disuguaglianze tra Nord e Sud. Questo approccio rischia di comprimere la possibilità di accesso alle cure per i soggetti che ne avrebbero bisogno e non possono permettersi di ricorrere a professionisti del privato. Come soluzione alla problematica si è proposto di inserire nella griglia dei Livelli Essenziali di Assistenza strumenti per valutare anche i percorsi di salute mentale sul territorio non solo in ospedale, unitamente alla necessità di implementare un monitoraggio del sistema di cura, con la pubblicazione di una relazione annuale da parte del Ministero.
Il bonus psicologo
Dopo un lungo iter di discussione, il bonus psicologo è stato inserito il 17 febbraio nel decreto Milleproroghe approvato alla Camera. Dovrebbe consistere in 600 euro l’anno e sarà possibile accedervi in base all’Isee. Il tetto massimo è stato fissato in 50mila euro, puntando in questo modo a favorire i redditi più bassi. Il Governo aveva già previsto risorse per potenziare il servizio pubblico, per esempio introducendo il servizio all’interno delle scuole, ma sono state aggiunte proposte e progetti per migliorare il Servizio sanitarionazionale sul fronte della salute mentale.
Nei prossimi giorni il Governo dovrà mettere a punto i decreti attuativi per stabilire come elargire il bonus.