ANMIC al fianco delle 27 persone con disabilità fatte scendere dal treno a Genova
“Nei giorni di Pasqua un gruppo di 27 persone con disabilità è stato vittima di un episodio di discriminazione. ANMIC condanna quell’episodio con fermezza e chiede giustizia”.
Lo ha detto il prof.Nazaro Pagano persidente nazionale ANMIC durante la trasmissione ANMIC Informa andata in onda il 20 aprile su radio ANMIC 24.
27 persone con disabilità fatti scendere dal treno a Genova
Tutto è avvenuto nel weekend di Pasqua alla stazione di Genova Principe. Ventisette ragazzi e i loro accompagnatori dovevano prendere il treno diretto a Milano ma i posti a loro riservati, contrassegnati da Trenitalia con un cartellino, erano già occupati. Tutto si sarebbe risolto se chi occupava il posto avesse ceduto il proprio ai ragazzi, invece non è andata così.
Nonostante l’intervento della Polfer e di personale Trenitalia, i passeggeri non hanno voluto lasciare i propri posti e i ragazzi, che non potevano viaggiare in piedi, sono stati costretti a scendere dalla carrozza con i loro accompagnatori. A quel punto trenitalia ha messo a disposizione un bus sostitutivo per Milano.
Trenitalia ha inoltre informato il presidente della Regione Liguria, Giovanni Toti e l’assessore regionale ai Trasporti, Gianni Berrino.
27 persone con disabilità: La spiegazione di Trenitalia
In questi giorni di festa i treni in Liguria sono stati presi d’assalto dalle persone in vacanza che rientravano nelle città del nord Italia, Milano in testa. Il treno per Milano, partito da Albenga, a Savona è stato sostituito, perché era stato vandalizzato: alcuni ragazzi avevano svotato tutti gli estintori nelle carrozze. Il treno ripartito quindi era di capienza ridotta: da 500 a 300 posti.
Il commento di ANMIC alla vicenda dei 27 ragazzi disabili fatti scendere dal treno
“Questo episodio – spiega il prof. Nazaro Pagano presidente nazionale ANMIC – denota assoluta mancanza di civiltà. Questo comportamento è una palese violazione a tutte le regole sociali. Le barriere culturali sono più difficili da disgregare rispetto alle barriere architettoniche. Le prime con impegno sono più facili da superare, le seconde sono più difficili da rimuovere”.
“Il problema – prosegue il prof. Pagano – non è tanto legato all’ignobile comportamento di chi non ha fatto sedere questi 27 ragazzi disabili fatti poi scendere dal treno. Le persone incivili sono ovunque. Quello che ci lascia più amareggiati è che le istituzioni non hanno fatto nulla per ripristinare l’ordine del vivere civile. Non è possibile viaggiare su un treno che collega due città così importanti come Genova e Milano in queste condizioni. Le istituzioni ferroviarie e di ordine pubblico non hanno potuto far altro che mettere a disposizione un bus che portasse i 27 ragazzi a destinazione invece di far scendere gli altri. Mi sembra che l’arretraztezza culturale sia in questi ragazzi ma anche nella scarsità di autorevolezza delle istituzioni. L’amarezza sta qui: le istituzioni non hanno fatto rispettare l’ordine pubblico”.
27 persone con disabilità: ANMIC potrebbe costituirsi parte civile
“Sappiamo – prosegue il prof. Nazaro Pagano presidente nazionale ANMIC – che è stato depositato un esposto alle procure di Genova e Milano con l’ipotesi di violenza privata per accertare eventuali responsabilità penali. Noi come associazione che ha la rappresentanza legale delle persone con disabilità assicureremo che seguiremo l’evolversi della vicenda processuale anche attraverso i nostri uffici antidiscriminazione e valuteremo la possibilità di costituirci parte civile. Lo Stato deve garantire la piena accessibilità dei mezzi di trasporto per permettere alle persone con disabilità di fruire dei posti a loro riservati e rinforzare le misure di controllo contro le violazioni dei diritti delle persone con disabilità. Esprimiamo quindi tutta la nostra vicinanza ai ragazzi e alle loro famiglie. Vogliamo che questi episodi non si ripetano più. Avvieremo una campagna di sensibilizzazione e monitoreremo la situazione”.